mercoledì 30 maggio 2007

La smentita della Sibilla

Dalla profondità della Metropolitana,
giunse una voce che fu un tempo umana.

"Io son delle donne quella che chiaman Sibilla,
e che nelle parole il dubbio instilla.

Or sono davvero inviperita,
mi tocca far l'ennesima smentita!

Quando vi cantai dell'uovo e della gallina,
fu per insegnarvi l'alta arte della cucina,
non certo per prender futil diverbio
e consolidarlo in peggior proverbio.

E quando vi parlai di come invocare le beneamate dee,
fu sol per schiarir le vostre idee,
giacchè, se l'invocazione segue della Ga e della Ca la natural statura, (*)
allora l'anima vostra si innalza dalla terra all'olimpica altura.

Mai io avrei immaginato di dover fare pubblica abiura
di quel che sol voi pensaste e che ancor il mio pensier censura!"




(*) Ga é tipicamente rappresentata un po' più bassa della Ca.
naturalmente, si tratta di una pura convenzione.

martedì 29 maggio 2007

bono come sono

Il ritmo dell'inglese
la voce acuta
senza badare a spese
dovunque suoni sarei venuta

C'ero allo show a san siro
the edge impagabile coi sui tocchi
mi prendano pure in giro
lacrime a fiotti agli occhi

Può non sembrar vero
anche se è solo un suono
ma lì il resto conta zero
il mondo ruota attorno a bono

La sua musica ti consola e rincuora
di tornarla a sentir non vedi l'ora

Il Poeta e la Poesia

Se 'l Poeta fai arrabbiare,
la Poesia si può guastare.

Più la musa non l'ispira
e dell'ira ormai inspira.

Non c'è niente più da fare,
sol si deve ritremprare
e la musa ispiratrice
già dal cielo gli sorride.

sabato 26 maggio 2007

La Sibilla

Sulla strada per la Toscana, accadde una cosa strana,
in quel di Cesena, la Sibilla irruppe sulla scena:

"Se in quel posto, ignaro viandante, (*)
non vuoi essere mandato all'istante,

sii avvertito del pericolo ch'io stessa corsi,
e di cui, all'inizio, nemmeno m'accorsi.

Delle Dee Ca e Ga mai insieme il lor nome devi invocare,
nessun esser mortale o Dio lo potra' mai fare,
a meno che in quel luogo non voglia davvero andare,
per far cio' che, con quell'incauta orazione, avra' finito con l'evocare."



(*) come rilevato dal De Sanctis:
Al km 32 della statale per Cesena nacque il detto "ambasciator non porta pena".
Qui il poeta riporta le parole della sibilla per dovere di cronaca ma
si vede che non é d'accordo, perché usa le virgolette.

giovedì 24 maggio 2007

L'esilio

Fu quando tutti sembravan diventati buoni,
e della guerra piu'non si sentian i tuoni.

Accadde nel momento del maggior bisogno,
allor che la pace piu' non sembrava un sogno.

In men che in un baleno, ripresero le belligeranze,
perche' la Carla a Gianfranco intimo'di riordinar le stanze.

Financo, la zia Carla, dalla Ga e dalla Daniela fu lungamente applaudita,
e l'Alessandro, che non potea creder a tal notizia, invero inaudita,

seppur stanco, per non dover subir una simil sorte,
con l'amico in spalla se ne parti' in esilio e con poche scorte.

mercoledì 23 maggio 2007

L'avvocato

Una volta dall'avvocato dovetti andare,
poi un di' la fattura egli mi ingiunse di pagare,
ed allora veloce le tende mi tocco' levare.


Mi cerco' per mare e per monti,
ma io ben mi nascosi sotto i ponti.


Qual animal imbizzarrito,
anzi, qual bisonte inferocito,
l'avvocato mi insegui' imbestialito.

Sempre piu' forte ruggiva quel forsennato,
con le sua grida spaventava tutto il vicinato,
piu' non era un avvocato,
ma orribil mostro indemoniato.

Ma il mio cuore d'eroe non ne fu atterrito,
neppur per un momento persi l'appetito,
e l'avvocato ne fu cosi' colpito,
che in un mesetto fu guarito.

lunedì 21 maggio 2007

D'estate sui tetti

L'omerica fonte che mi dettò la rima si é seccata,
una notte a dormir sullo zerbino mi é bastata.

In questo, infatti, consiste la punizione,
per il marito che della moglie non rispetta la giurisdizione!

Per fortuna ieri venne il gatto del vicino,
e della speranza mi fece riveder il lumicino.

Per tutta la notte mi portò sui tetti,
a parlar di poeti maledetti.

E quando infin venne l'aurora,
capii quello che non seppi sinora:
non sono un gatto e non ho nove vite,
e con la moglie non posso esser sempre in lite!

è venerdì

Una poesia per celebrare
Il weekend da consumare
Per goderne fino in fondo
Ogni attimo giocondo
Via da questi posti scuri
Dagli orribili figuri
Corriam fuori dagli uffici
riapriam occhi cuori e narici
respiriamo fino in fondo
riappropriamoci del mondo

giovedì 17 maggio 2007

Il sepolcro

In su le tombe, sciagurate Dee danzano liete,
non pensan al lutto, e nemmeno alle diete.

Nell'aere non c'é traccia di mestizia,
si cucinan faraoniche frittate e peperlizia.

Ma l'odor di pastasciutta,
l'urna degli eroi invade tutta,
ed é, al fin, lo sfrigolar della frittura,
che le rinate spoglie trae dalla lor trista sepoltura.

Or riprende di Gianfranco il lamento disperato,
dalla Zia Carla sarà sicuramente cazziato,
e anche l'Alessandro, dall'oltre tomba ritornato,
dalla Ga già si immagina straziato.

Mai, prima d'or, uomini già morti e ben cremati,
furono tanto offesi e bistrattati.

Ma così va il mondo, così son le figlie di Venere,
dei propri mariti non rispettan nemmeno la cenere!

A nulla val l'esempio dell'eterea Danielle,
ella non volle la guerre, mai cercò la querelle.

Re: La Tempesta (Daniela)

Ho iniziato la giornata ridendo a tutto spiano
Tanto che mi tremava anche la mano
Perchè le dee in questione veramente
Cazziano a volte con voce possente
Ma dicono anche "Se gli eroi cazziati sono stati
Certo se lo sono meritati"

Io credo che il problema sia la corsa
Che stringe tutti quanti in una morsa
E talvolta ci fa dimenticare
Quanto bello sia soltanto amare.

Propongo di comprare una barchetta
E di andare per il mare senza fretta
La tempesta non ci potrà sfiorare
E gli eroi senza tema potran pescare

Ed io invece di bruciare le spoglie mortali tutte
Cucinerò tante pastasciutte
E invece che di Pietas e Dietas splendente
Sarò la famosa Dea Gaudente.


Daniela

Re: La Tempesta

Allora Alessandro tu vuoi la guerra
con le Dee più forti della terra.

Ecco son pronta a duellare
e non importa se devo annegare.

Io sulla barca di eroi non ne ho visti
e neppure mariti cazziati e tristi.

C'era Gianfranco quel fannullone
che prendeva il sole sul gommone.

E tu di pesci non ne pescasti
ma solo la frittura della Ga mangiasti.

E per fortuna che arrivò Daniela,
che con la sua favella evitò una fine non proprio bella.



zia Carla

Re: CONTAGIO

Nessun indirizzo posso copiare
Perchè il mio computer non sta a guardare

E l'indirizzo non mi lascia vedere
Forse non fidandosi del mio mestiere

Quando ho tentato al blog l'iscrizione
Prima mi ha minacciato con le zanne
Poi è andato tutto quanto in panne

E nessuno ho chiamato nè veduto
Perchè come potevo spiegare l'accaduto?

A forza di preghiere è ripartito
Ma ora il dito è pieno di paura
Di tentare del blog l'avventura

E sento molto la limitazione
Ma cerco di farmene ragione

In attesa che la mia mente sì capisca
Come accedere al blog senza la lisca

Che mi potrebbe colpire
Se il cervellone dovesse fuggire

E tutti fermati e schermi neri
Con la mia testa non più legata alla spalla
Per passare il tempo giocherebbero a palla




Tutti in Canon dobbiamo venire
Lì l'arte si fa sentire.

I lupi trasformano il lor cuore
E tutto si converte in grande amore.

Dove siam noi in rima non si parla
E non vediamo no nessuna Carla.

Anche qui volano angioletti
Ma si limitano a starsene sui tetti.

Se la Canon non ci vuol pigliare
L'unica alternativa è quella di cambiare.

Modificheremo nel profondo il nostro cuore
E tutto si convertirà in amore.

Ci voleranno intorno gli angioletti
E vivremo giorni perfetti.

Nei quali l'occupazione prima
Sarà quella di volger tutto in rima.

Gabriella dice che ha iniziato a rispondere ai colleghi con le rime, ma leggete un po che succede qui.
baci


Che siate angioletti immacolati
Ne siamo tutti ben informati
siamo colleghi ma anche amici
e vorremmo vedervi tutte felici

anche se a volte un po' di rabbia
ci fa' arrossire tutta la faccia

ma poi ripensando agli angioletti
torniam bambini ..come i vecchietti

facciamo sbiancare il viso arrossato
e via si riparte col cuore sanato .





Dio mio sono impaurita...
di tanta ferocia sono stupita.
Dolce Maurino non t'arrabbiare
del nostro sangue non ti macchiare.
Iene non siamo e tanto bene noi
ti vogliamo.



Ciao Maurino,
come tu ben sai la sheda anagrafica mi farai.
Dopo la Carlina la inserirà e il nuovo codice ti darà

Baci Baci

mercoledì 16 maggio 2007

La tempesta

E mentre il vento soffiava e il mar rumoreggiava,
cadevan dal ciel le saette e pur'anco tuonava,

dalla spiaggia, in quel terribil frangente,
si levò della Ga e della Carla il grido possente.

Ciascuna di lor cazziava il dolce consorte: (1)
Gianfranco vigorosamente remava, (2)
Alessandro ancora i pesci pescava,
ed entrambi sol si dolean delle mogli ch'ebbero in sorte,

più che della tempesta e di quello spumeggiar,
che, di lì a poco, avrebbe fatto loro naufragar.

Eran eroi abituati ad essere cazziati,
non importava esser bagnati,
fors'anche nemmeno annegati!

E quando spiovve, serena e leggiadra arrivò Daniela, (3)
nella mano destra recava una candela,
e in quella sinistra teneva delle foglie,
onde, infin, bruciò di quegli eroi le mortali spoglie.


(1) qui fanno per la prima volta apparizione nella letteratura, Carla e Ga, le famose "Dee cazziatrici"

(2) personaggi storici. Furon cazziati veramente!

(3) qui fa per la prima volta apparizione nella letteratura, Daniela, la famosa "Dea della Pietas e della Dietas".

RE: CONTAGIO

Quando postate
dovete copiare
l'indirizzo che in fondo notate.
In questo modo la vostra poesia
sarà pubblicata con molto ardire.

Festa in terrazzo

Sabato la festa sul terrazzo
Dio solo sa che sconquasso.

Tutta la classe parteciperà
il vicinato cosa dirà?

Passan veloci le ore
mi prende un po di tremore.

Musica patatine e coca cola
mi danno il nodo in gola.

Per non strozzare
mi metto a lavorare.

help me
Carla

martedì 15 maggio 2007

La tosse della Fra

Se dal terribil Minosse, la Franci si prende la tosse,
curarla le sue amiche sapranno,
dal nefasto influsso dell'orribil tiranno !

Il ritorno di Daniela

Ed ora che anche Daniela é tornata,
da quella terra talvolta invero gelata,
più non mi accontento della insalata,
stasera mi faccio un bella abbuffata!

La lotta della Franci

Laggiù la Franci in singolar tenzone,
affronta Minosse, quel gran mascalzone!
E già del mostro udiamo l'affanno,
non a lungo vivrrà quell'infame tiranno!

Anniversario

Tanto splendente quel giorno di Maggio
del quale ricorre l'anniversario.

Tutti fan festa nel giorno che Odasso
scelse sua sposa la Ga con successo.

Di giorni felici l'augur è doveroso,
si alza un gran coro:
"Evviva gli sposi"

lunedì 14 maggio 2007

La fiera del Libro

Ci stetti ieri e per potervici entrare,
una poesia dovetti acclamare:

Io son di Gà l'anziano marito,
ch'ella sposò con ecclesiastico rito.

Di quel lontan giorno di Maggio,
quando del mio cognom le feci omaggio,

Diman ricorre il diciannovessimo,
più non son triste, é lontan il trigesimo!

venerdì 11 maggio 2007

Il ritorno della Fra

Oh!, Silvietta e Giulietta, correte, esultate (1)
che la Franci e le rondini sono tornate! (2)

La Franci é arrivata in corriera, (3)
come le rondini, di primavera.

Dell'inverno l'oscuro retaggio,
la Franci se ne é liberata nella luce di Maggio. (4)




(1) Silvietta e Giulietta sono figuriche retoriche mai esistite, introdotte a
supporto del vocativo

(2) Franci. Personaggio storico. Visse veramente: combatté Minosse.

(3) corriera. antico mezzo di trasporto trainato da animali mitologici
detti "cavalli vapore"

(4) verso dal significato controverso. Secondo una antica leggenda un tempo
la terra girava intorno al sole dando origine al fenomeno delle stagioni.
Oggi sappiamo che non esistono.

Abusivismo Edilizio

Accidenti che difetto
e crollato tutto il tetto.

Corre l'Arma ed un pompiere,
salva pure un brigadiere.

Alla fine di 'sto fatto
è accusato l'architetto,
che dev'essere protetto
da un legale molto esperto
che tuteli il suo protetto.

giovedì 10 maggio 2007

Se la musa le spalle ti gira

La musa m'ispira,
ma la testa mi gira.
Più non ricordo quel che ho creato,
molto si é perso, quasi tutto é sprecato.

'l primo

Ed il primo registrato
amministratore è diventato!

Tutto ciò che vien postato,
già può esser modificato.

Che ci fo qui?

che ci fo nel blò,
ancor nun sò,
ma se poi mi viene 'n mente,
qui lo scrivo immantinente.

Poeti Mancati

Per la gioia della rima
qui si pubblica la prima.

Non si tratta di un sol verso,
ma di un poema di rispetto.

Lucy